Caduto nell'adempimento del Dovere
Bolognatto Mario |
Guardia |
di Pubblica Sicurezza |
Questura di Udine |
9 Aprile 1945 |
27 Anni |
I Caduti che oggi Ricordiamo
|
Fu impiccato dai nazisti il 9 Aprile nel carcere udinese di Via Spalato. L’8 Febbraio 1945 l’agente Bolognatto era ricoverato presso l’ospedale militare di Udine quando venne sorpreso da un bombardamento aereo Alleato. Durante la fuga raccolse su un pianerottolo dell’ospedale un paio di scarponi militari, ma giunto in strada era stato arrestato da una pattuglia di soldati tedeschi accusandolo di furto. L’agente Bolognatto era stato condotto dinanzi al Tribunale Speciale nazista che lo aveva condannato a morte, insieme a 29 partigiani, arrestati dai tedeschi e dai collaborazionisti italiani durante varie azioni belliche. Le richieste di grazia rivolte alle autorità di occupazione tedesche vennero tutte respinte dal Commissario Supremo per il Litorale Adriatico, il gerarca nazista Friedrich Rainer, la massima autorità tedesca nel Friuli Venezia Giulia, in Istria ed in Slovenia. Le esecuzioni iniziarono nelle prime ore del 9 Aprile. Un primo gruppo di nove partigiani venne fucilato dalle SS contro il muro di cinta del carcere e immediatamente dopo l’agente Bolognatto fu impiccato ad una forca costruita accanto al luogo dell’esecuzione dei patrioti. Altri venti partigiani, suddivisi in due distinti gruppi, vennero uccisi dalle SS a colpi di mitra e di pistola. L’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione indica la guardia di pubblica sicurezza Mario Bolognatto come partigiano appartenente alla Brigata Partigiana “Osoppo” e come tale viene indicato, insieme agli altri 29 giustiziati, nella lapide posta all’esterno del carcere di Udine e nel Famedio del Cimitero cittadino. Altre fonti da noi consultate per questa scheda, per la maggior parte riportanti testimonianze di altri prigionieri partigiani del carcere di Udine, negano che il poliziotto facesse parte della Resistenza. Nel 1945 il Commissario Supremo nazista per il Litorale Adriatico Friedrich Rainer, il quale aveva respinto le domande di grazia venne arrestato dagli inglesi in Austria e consegnato agli jugoslavi i quali lo condannarono a morte nel 1947 come criminale di guerra, anche se vi sono indizi in base ai quali egli morì detenuto in una prigione serba nel 1954. Fonte: “ Mario Modotti ‘Tribuno’ storia di un comandante partigiano” edito a cura dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, Udine 2002; “Caduti dispersi e vittime civili della Seconda Guerra Mondiale nei Comuni dei territori del Friuli Venezia Giulia” di AA.VV. edito a cura dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione; “Il Friuli dei colonnelli” di Luciano Provini, edizione AGF 2005; “Lo sterminio mancato” di Pier Arrigo Carnier, Mursia editore 1988
|
Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione è comunque Obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo