Catalano Agostino (43 anni)

Assistente Capo

Cosina Walter Eddie (31 anni)

Agente Scelto

Traina Claudio (27 anni)

Agente Scelto

Loi Emanuela (24 anni)

Agente

Li MULI Vincenzo (22 anni)

Agente

della Polizia di Stato

 

 

Caduti nell'adempimento del Dovere

Palermo

La Strage di Via D'Amelio

 
Questura di: Palermo

Anno: 1992  Giorno: 19 Luglio

 

Loi Emanuela

Limuli Vincenzo

Walter Eddie Cosina

Catalano Agostino

Traina Claudio

 

Vennero uccisi in un attentato mafioso in via d’Amelio a Palermo .

I cinque agenti erano, insieme ad un sesto poliziotto, i componenti della scorta del Procuratore Aggiunto di Palermo Paolo Borsellino che stavano accompagnando in visita a casa della madre.

Una auto carica di tritolo , posteggiata nella via venne fatta esplodere da uomini della mafia, dilaniando il giudice Borsellino , Catalano, Traina, Li Muli, Cosina e Loi . Il sesto agente della scorta ed altre 23 persone rimasero gravemente ferite.

L’attentato fu deciso dalla “ Cupola “ di Cosa Nostra, decisa ad eliminare Paolo Borsellino  il principale ostacolo ai traffici mafiosi rimasto dopo l’assassinio del giudice Giovanni Falcone, ucciso il 23 Maggio dello stesso anno insieme alla moglie ed agli agenti Di Cillo, Montinaro e Schifani componenti della sua scorta, sull’autostrada Palermo Trapani da una bomba della mafia.

Mandanti ed esecutori della strage vennero individuati ed arrestati nei mesi successivi e successivamente condannati all’ergastolo.

L’assistente capo Agostino Catalano, lasciò due figli. Appena poche settimane prima aveva salvato un bambino che stava per annegare in mare, dinanzi alla spiaggia di Mondello.

L’agente scelto Walter Eddie Cosina era giunto volontariamente  a Palermo alcune settimane prima, subito dopo la strage di Capaci, proveniente dalla Questura di Trieste.

L’agente Claudio Traina era sposato e padre di un bimbo in tenera età.

L’agente Emanuela Loi, lasciò i genitori, una sorella ed un fratello ed il fidanzato. Fu la prima agente donna della Polizia di Stato a venire uccisa in servizio.

L’Agente Li Muli lasciò i genitori ed i fratelli.

Nella strage  di Via D’Amelio la Polizia di Stato subì le perdite più pesanti dal 1945.

 

 



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