Caduto nell'adempimento del Dovere
Niedda Antonio |
Appuntato |
di Pubblica Sicurezza |
Polizia Stradale di Padova |
4 Settembre 1975 |
44 Anni |
I Caduti che oggi Ricordiamo
|
Morì il 4 settembre nella località di Ponte di
Brenta (Padova) nel corso di un conflitto a fuoco con due terroristi. Intorno alle ore 9,30 la pattuglia Verona Pavia 21
della Polizia Stradale di Padova, della quale l’appuntato Niedda era
autista, notò ferma nella periferica via delle Ceramiche un’ autovettura
Fiat 128 con due uomini a bordo. L’appuntato Niedda ed il suo capo equipaggio, il
maresciallo Armando Dalla Pozza, decisero di procedere al controllo dei due
occupanti, ma uno di questi, dopo avere fornito i documenti (poi rivelatisi
contraffatti) estrasse una pistola ed aprì il fuoco contro i poliziotti,
uccidendo l’appuntato Niedda. Quando la pistola si inceppò, l’assassino si
diede alla fuga a piedi insieme all’altro occupante della vettura, inseguiti
dal maresciallo Dalla Pozza il quale aveva inforcato una bicicletta
fornitagli da un passante. Dopo un breve inseguimento il poliziotto arrestò
prima l’accompagnatore e quindi l’omicida, catturandolo dopo una
colluttazione. L’assassino, il capo della neonata colonna
padovana delle Brigate Rosse, venne condannato a 26 anni di carcere, che non
terminò di scontare usufruendo dei benefici di legge. Morì di malattia nel
2013. Antonio Niedda lasciò la moglie e due figli, uno
dei quali negli anni successivi si arruolò nella Polizia di Stato.
Fonti:
“Storia del Partito Armato” di Giorgio
Galli ; quotidiani “Il Mattino di Padova”, 28 agosto 2013 e “Il Giornale di
Vicenza” del 8 ottobre 2010;
|
Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione è comunque Obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo