Caduto nell'adempimento del Dovere
Ambrosio Vittorio |
Guardia |
di Pubblica Sicurezza |
Reparto Mobile di Palermo |
24 Febbraio 1970 |
20 Anni |
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Era in forza da tre mesi al Comando del 13° Reparto Mobile Guardie di P.S. di Palermo, al quale era stato destinato dopo il corso d’addestramento. Comandato di servizio di vigilanza alla porta carraia della Caserma Pietro Lungaro, a mezzanotte aveva concluso il suo turno e stava per essere sostituito con cambio sul posto dal commilitone Antonio Scamorza, di anni 21. Durante il passaggio di consegne, dal mitra della Guardia Scamorza partiva accidentalmente una breve raffica di tre colpi, che raggiungeva l’Ambrosio in pieno viso, devastandolo. Immediatamente soccorso dai colleghi e dall’ufficiale di picchetto, l’agente Ambrosio veniva trasportato alla più vicina guardia medica e, subito dopo, al reparto di neurochirurgia. I sanitari, in un primo momento, si erano mostrati ottimisti, tanto da escludere che le ferite avrebbero potuto avere esiti mortali. Durante la notte però le condizioni del giovane si aggravarono ed egli morì, dopo tredici ore di agonia, senza mai aver ripreso conoscenza. Appresa la notizia del decesso, lo Scamorza ebbe una fortissima crisi nervosa e fu colto da malore, tanto che fu necessario ricoverarlo e sottoporlo a terapie calmanti. I genitori dell’Ambrosio, avvisati dalla Stazione CC del loro paese, accorsero immediatamente al capezzale del figlio morente, trovandolo però già cadavere. Lo Scamorza venne perciò denunciato alla magistratura per omicidio colposo. Le indagini appurarono l’assoluta accidentalità del tragico incidente: i due erano molto amici e i testimoni confermarono che la raffica era partita improvvisamente, forse a causa di una caduta dell’arma, mentre i due si scambiavano le consegne del servizio.
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