Caduto nell'adempimento del Dovere

Sarappa Antonio

Guardia

di Pubblica Sicurezza

Reparto Celere Roma

7 Settembre 1960

31 Anni


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I Caduti che oggi Ricordiamo

Morì il 7 Settembre all’ospedale militare del Celio in seguito alle gravissime ferite riportate il 6 Luglio negli scontri tra Forze dell’Ordine e manifestanti di fronte a Porta San Paolo a Roma.

Nel 1960 era diventato Presidente del Consiglio l’onorevole Fernando Tambroni, appartenente alla Democrazia Cristiana,  il quale governava con l’appoggio esterno del partito di estrema destra del Movimento Sociale Italiano. La nascita di questo governo aveva provocato molte polemiche anche tra molti esponenti di primo piano della stessa maggioranza parlamentare.

Le tensioni esplosero quando il MSI fissò il proprio congresso a Genova per la fine di giugno dello stesso anno. I partiti di sinistra, ma non solo, protestarono per la scelta di indire il congresso nel capoluogo ligure, città Medaglia d’Oro per la Resistenza e nella quali le tensioni lasciate dalla guerra civile non si erano mai assopite. Vennero indette molte manifestazioni di protesta, al fine di boicottare il congresso del MSI, le quali degenerarono in violentissimi scontri tra Polizia e dimostranti ( i militari dell’Arma dei Carabinieri parteciparono solo marginalmente agli scontri di Genova) e che provocarono centinaia di feriti da entrambe le parti tra il 30 Giugno ed il 1° Luglio.

Le manifestazioni di protesta si estesero al resto d’Italia, ma se in alcune città i cortei si svolsero pacificamente, in altre le proteste degenerarono in veri e propri scontri che provocarono dieci morti tra i dimostranti e centinaia di feriti da entrambe le parti.

Il 6 Luglio a Roma , si sparse improvvisamente  la voce infondata che un comizio del MSI si sarebbe svolto a Porta San Paolo, luogo dove nel settembre 1943 si era svolto uno dei più  importanti combattimenti tra italiani e tedeschi durante la difesa di Roma  e considerato uno dei luoghi “sacri” della Resistenza italiana. Ritenendola una provocazione, i gruppi antifascisti avevano indetto una manifestazione per impedire lo svolgimento del presunto comizio ed a questa protesta parteciparono anche diversi deputati del PCI e del PSI.

Dopo avere tentato di convincere i dimostranti a sciogliere la manifestazione pacificamente venne ordinata una carica. Fu l’inizio di una serie di scontri che durarono ininterrottamente sino a notte.

Durante una fase degli scontri la guardia Sarappa ed un suo collega rimasero isolati e vennero sottoposti ad un autentico linciaggio con calci pugni e bastoni, al quale vennero sottratti grazie ad una carica da parte del Reparto Celere di Roma.

Le condizioni della guardia Sarappa apparvero subito gravissime ed egli venne accompagnato all’Ospedale Militare, dove fu sottoposto a diverse operazioni chirurgiche allo scopo di ricomporre le terribili fratture subite, ma Antonio Sarappa morì dopo due mesi di agonia.

Di fronte ad un bilancio terribile, con una decina di morti, diverse centinaia di feriti ( tra i quali moltissimi uomini delle Forze dell’Ordine) e di arrestati, il governo Tambroni fu costretto a dimettersi.

Fonte: Corriere della Sera ; Polizia Moderna

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