Caduto nell'adempimento del Dovere
Udovisi Urbano |
Caporale* |
di Polizia Civile Friuli Venezia Giulia |
Questura di Trieste |
1 Luglio 1946 |
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Morì il 1° Luglio all’ospedale di Trieste dove era ricoverato in seguito alle ferite subite poche ore prima in un agguato, avvenuto in Via Scuole Nuove, nel corso del quale era stato ferito da tre proiettili allo stomaco esplosi da alcuni sconosciuti. Quando le truppe Alleate assunsero il controllo del Territorio Libero di Trieste nel giugno 1945, si accorsero della necessità della creazione di un corpo di polizia civile per la sicurezza e l’ordine pubblico nella zona d’occupazione. I primi agenti, di etnia italiana e slovena, vennero arruolati a Trieste e provincia, ma anche nel Friuli Venezia Giulia e presero servizio a partire dal settembre 1945. Sotto il comando del colonnello inglese Richardson, già ufficiale di Scotland Yard, gli agenti della Forza di Polizia della Venezia Giulia (più nota come Polizia Civile) seguirono tutte le vicissitudini di Trieste, sino alla restituzione della città. Nel corso dei nove anni della sua esistenza la Polizia Civile fu una delle organizzazioni di polizia più moderne d’Italia. Fu la prima infatti ad istituire un numero di pronto intervento (il 223) con il relativo servizio di controllo sul territorio da parte delle prime Volanti e ad aprire le porte all’arruolamento del personale femminile, già nel 1947. Con la restituzione di Trieste all’Italia, il 26 Ottobre 1954, gli agenti della Polizia Civile transitarono nella quasi totalità nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.
Fonte: “Il Giornale Alleato” del 5 Luglio 1946 “La Polizia triestina dal 1945 al 1954” di Silvano Subani, edizioni Italo Svevo, Trieste 2003 |
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