Caduto nell'adempimento del Dovere

Giglioni Giacomo

Colonnello

di Pubblica Sicurezza

Ispettorato di Pubblica Sicurezza di Torino

26 Aprile 1945

53 Anni


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I Caduti che oggi Ricordiamo

 

Morì il 26 Aprile a Torino, fucilato da militi della Repubblica Sociale Italiana all’esterno della Caserma “Cernaia” insieme al figlio, il vicebrigadiere ausiliario Carlo e alla guardia ausiliaria Mario Fiammoi.

Il colonnello Giacomo Giglioni negli anni tra il 1941 ed il 1942 era stato il comandante del Battaglione Agenti Motociclisti ed alla testa dei propri uomini era stato impegnato in prima linea nella lotta alla guerriglia jugoslava in Montenegro.

Dopo l’8 Settembre 1943  il colonnello Giglioni si era spostato su posizioni sempre più ostili al regime fascista, tanto da venire collocato a riposo dalle autorità della Repubblica Sociale. Durante la Guerra Civile l’ufficiale si era legato alla Resistenza piemontese, entrando a far parte delle formazioni partigiane aderenti a “Giustizia e Libertà” e creando gruppi di simpatizzanti dei partigiani in seno alle unità di Polizia torinesi.

Al momento dell’insurrezione di Torino il colonnello Giglioni aveva preso il comando degli agenti collegati alla Resistenza e con i propri uomini, asserragliatisi all’interno della caserma degli agenti ausiliari di via Cernaia, aveva resistito al contrattacco delle truppe tedesche e delle unità della RSI. Rendendosi conto che egli ed i propri uomini stavano per essere sopraffatti, il colonnello Giglioni aveva ordinato l’evacuazione dei propri agenti attraverso le antiche gallerie sottostanti alla caserma. Mentre la maggior parte dei suoi uomini riuscì a sfuggire alla cattura, il colonnello Giglioni, il figlio Carlo e la guardia Fiammoi vennero catturati dai tedeschi e dai fascisti e fucilati all’esterno della caserma “Cernaia”. Secondo l’Istituto Storico della Resistenza di Torino la cattura dei tre Poliziotti fu dovuta alla delazione di un collaborazionista, forse un altro agente di Polizia.

Attualmente una lapide all’esterno del muro di cinta della caserma ricorda il sacrificio dei tre Poliziotti.

Il Colonnello Giglioni lasciò una moglie e una figlia.

 

Fonte:  articolo su “Torino Sette” allegato del quotidiano “la Stampa” del 14 Marzo 2008, Istituto Storico della Resistenza di Torino.

si ringrazia il prof. Milo Julini per la cortese collaborazione.

 

 

 

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