Caduto nell'adempimento del Dovere

Fiammoi Mario

Guardia

di Pubblica Sicurezza

Questura di Torino

26 Aprile 1945

25 Anni


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I Caduti che oggi Ricordiamo

 

Venne fucilato il 26 Aprile dai miliziani fascisti della Brigata Nera “Ather Cappelli” a Torino presso la caserma "Cernaia" assieme al vice brigadiere P.S. Carlo Giglioni e al padre di quest’ultimo, il colonnello di Pubblica Sicurezza Giacomo Giglioni entrambi partigiani. 

Al momento dell’insurrezione di Torino la guardia Fiammoi,  partigiano presso la 3^ Brigata SAP, organizzata dal partito Liberale Italiano, aveva partecipato alla rivolta sotto la guida  del colonnello Giacomo Giglioni il quale dopo aver assunto reso il comando degli agenti collegati alla Resistenza si era asserragliato con i propri uomini all’interno della caserma degli agenti ausiliari di via Cernaia, aveva resistito al contrattacco delle truppe tedesche e delle unità della RSI. Rendendosi conto che egli ed i propri uomini stavano per essere sopraffatti, il colonnello Giglioni aveva ordinato l’evacuazione dei propri agenti attraverso le antiche gallerie sottostanti alla caserma. Mentre la maggior parte dei suoi uomini riuscì a sfuggire alla cattura, il colonnello Giglioni, il figlio Carlo e la guardia Fiammoi vennero catturati dai tedeschi e dai fascisti e fucilati all’esterno della caserma “Cernaia”. Secondo l’ Istituto Piemontese per la Storia della Liberazione e della Società Contemporanea la cattura dei tre Poliziotti fu dovuta alla delazione di un collaborazionista, forse un altro agente di Polizia. 

Attualmente una lapide posta all’esterno del muro di cinta della caserma “Cernaia” ricorda il sacrificio dei tre Poliziotti.

 

Fonte: articolo su “Torino Sette” allegato del quotidiano “la Stampa” del 14 Marzo 2008, Istituto Piemontese per la Storia della Liberazione e della Società Contemporanea

si ringrazia il prof. Milo Julini per la cortese collaborazione.

 

 

 

 

 

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