Caduto nell'adempimento del Dovere
Cantile Vigilante |
Guardia |
di Pubblica Sicurezza |
Questura di Gorizia |
1 Maggio 1945 |
28 Anni |
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Fu catturato dai partigiani jugoslavi a Gorizia in una data imprecisata del maggio 1945 e quindi deportato in Slovenia. Con ogni probabilità fu ucciso poco dopo la cattura. Si ignora se egli fosse parente del maresciallo Domenico Cantile, catturato dagli jugoslavi e deportato il 6 Maggio 1945 Il 30 Aprile 1945 con la ritirata tedesca da Gorizia gli agenti di Polizia della Questura di Gorizia, molti dei quali collegati al C.L.N. ( Comitato di Liberazione Nazionale) ed alla Resistenza, si unirono ai Carabinieri, alla Guardia Civica di Gorizia, ai civili ed ai partigiani locali per formare delle squadre armate che avrebbero dovuto prendere il controllo della città in attesa dell’arrivo degli Alleati. Le Guardie di Pubblica Sicurezza della Questura di Gorizia protessero la città quando, in mattinata giunse la milizia jugoslava nazionalista dei cetnici, scontrandosi contro di essa. Durante i combattimenti gli agenti vennero contattati da un sottufficiale del Regio Esercito Italiano che combatteva con la Resistenza italiana, il quale consigliò loro di abbandonare la città, per evitare problemi con i partigiani jugoslavi, ormai alla periferia di Gorizia. La maggior parte delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ritenendo di non avere colpe e di avere compiuto il proprio dovere, decise di restare al proprio posto. Furono tutti arrestati dai partigiani jugoslavi del IX Corpus nei giorni successivi e deportati. Morirono quasi tutti in prigionia. Fonte: “la Pubblica Sicurezza sul Confine Orientale 1938-1945” di Mario De Marco
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