I Caduti che oggi Ricordiamo
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Morì il 25 Settembre all’Ospedale Militare di Udine
in seguito alle ferite subite durante uno scontro a fuoco contro i
partigiani italiani nei pressi di Faedis (UD).
Nel tardo pomeriggio di quel giorno 14 agenti della
Questura di Udine, a bordo di un torpedone, si erano posti alle ricerche di
un autocarro carico di derrate alimentari di cui si erano impossessati
alcuni partigiani nei pressi della Stazione Ferroviaria di Udine.
Quando l’automezzo degli agenti giunse alle porte
dell’abitato di Faedis, in quel periodo al centro di feroci combattimenti
tra partigiani e truppe tedesche e della Repubblica Sociale Italiana superò
una barriera di sassi posti sulla strada e qui fu attaccato da un forte
gruppo di partigiani, armati di mitra, fucili e bombe a mano.
Gli agenti furono costretti ad asserragliarsi nel
torpedone, rispondendo al fuoco dei partigiani. Solo dopo un accanito
combattimento costato la vita al brigadiere Salvatore Riggi e al
vicebrigadiere Vittorio Squarzolo gli agenti riuscirono a sganciarsi, grazie
al coraggio di uno di loro che riuscì a guidare il mezzo con un braccio
ferito da una pallottola e con un grave squarcio alla bocca. L’agente Orazio
Petralia, gravemente ferito, morì il 25 Settembre nell’ospedale militare di
Udine.
L’agente Ernesto Bozzi fu catturato dai partigiani che
lo uccisero, probabilmente in quello stesso 24 Agosto. Il corpo fu ritrovato
in località Macile di Grivò il 27 Agosto e sepolto sotto il nome di
sconosciuto. Solo nel 1956 i suoi resti vennero identificati e restituiti
alla famiglia.
Fonte: “il Popolo del
Friuli”del 25 Agosto 1944
Si ringrazia il Comune
di Faedis (UD) per la cortese collaborazione
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