Caduto nell'adempimento del Dovere
Giglio Maurizio |
Tenente Ausiliario |
di Pubblica Sicurezza |
Questura di Roma |
24 Marzo 1944 |
23 Anni |
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Venne ucciso dai tedeschi alle Fosse Ardeatine (Roma) il 24 Marzo, insieme ad altri 334 ostaggi, tra i quali il vicebrigadiere di Pubblica Sicurezza Pietro Lungaro . All’ingresso dell’Italia nella II Guerra Mondiale Maurizio Giglio si arruolò volontario nel Regio Esercito, combattendo valorosamente sul fronte greco dove venne ferito in battaglia e decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Una volta ristabilitosi venne destinato prima ad un comando militare di Torino poi all’81° Reggimento di Fanteria, con il quale l’8 Settembre 1943 partecipò alla difesa di Roma dai tedeschi. Datosi alla macchia dopo la resa della Capitale attraversò le linee del fronte, mettendosi a disposizione dell’OSS, i servizi segreti americani. Dopo un breve periodo di addestramento rientrò a Roma, arruolandosi nella Polizia di Roma. Eseguì molte missioni per conto dell’OSS e della Resistenza italiana, del quale divenne uno dei membri più attivi, fornendo agli Alleati molte importanti notizie sull’attività delle truppe tedesche. Venne tradito il 17 Marzo 1944 da un traditore italiano, membro della famigerata Banda Koch, uno dei più feroci gruppi di collaborazionisti dei tedeschi. Torturato nel covo della banda, rifiutò di fornire i nomi dei propri compagni di lotta. Il 23 Marzo una bomba dei partigiani dei GAP uccise in Via Rasella a Roma oltre trenta soldati tedeschi ( le vittime salirono poi a 42). La GESTAPO di Roma decise l’esecuzione per rappresaglia di 335 prigionieri italiani, rastrellati nei vari luoghi di detenzione. Molti degli ostaggi destinati alla fucilazione vennero forniti da collaborazionisti italiani, tra i quali la banda Koch. Il tenente Giglio venne consegnato ai tedeschi che lo fucilarono alle Fosse Ardeatine. Pietro Koch e la maggior parte dei membri della sua banda vennero fucilati al termine del conflitto. Herbert Kappler, comandante della GESTAPO di Roma, venne condannato all’ergastolo da un Tribunale Militare italiano. Evaso nel 1977 dall’ospedale militare del Celio, nel quale era ricoverato a causa delle sue cattive condizioni di salute, morì in Germania l’anno successivo. Erich Priebke, collaboratore di Kappler nella strage delle Fosse Ardeatine, al termine della fuggì in Argentina. Arrestato nel 1995 ed estradato in Italia venne condannato all’ergastolo. Attualmente si trova agli arresti domiciliari a Roma. Alla memoria del tenente ausiliario di Pubblica Sicurezza Maurizio Giglio venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Fonte: www.romacivica.net/anpiroma/biografieitalia/biografieitg.htm www.quirinale.it/onorificenze/ |
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