Caduto nell'adempimento del Dovere
Ceccucci Giulio* |
Capitano |
di Pubblica Sicurezza - Polizia Repubblicana |
Nucleo Ministeriale Scorte Autorità - Roma |
4 Ottobre 1944 |
43 Anni |
I Caduti che oggi Ricordiamo
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Venne assassinato il 4 Ottobre a Lenno (CO), località Tremezzina in un agguato teso alla sua compagnia da parte di una squadra di partigiani. Nella medesima circostanza caddero anche le guardie Giulio Melani, Francesco Giannesi e Alberto Angelo Pastechi, tutti appartenenti al medesimo reparto. La sera del 4 ottobre una quarantina di partigiani provenienti da varie brigate della zona del Comasco e posti agli ordini del capitano Ricci presero d'assalto un locale in cui si sapeva stessero pernottando alcuni militi della Polizia Repubblicana addetti alla scorta del ministro Buffarini Guidi. Gli ordini impartiti erano stati estremamente precisi: lo scopo era quello di prendere in ostaggio i militari al fine di arrivare alla cattura dell'alto gerarca repubblichino, il tutto senza torcere un capello a nessuno. Il piano tuttavia andò a monte quasi subito a causa della scarsa coesione del gruppo i cui componenti erano poco avvezzi alla disciplina: ancora prima di fare irruzione nei locali occupati dai militari, alcuni dei partigiani fecero subito fuoco con le armi automatiche scatenando una sparatoria che coinvolse anche un'altra guardia di p.s., Igino Pifferi, che sebbene ferito, si salvò. La sparatoria fu talmente repentina che nella foga i partigiani si spararono anche tra di loro: un loro ferito fu abbattuto dai suoi stessi compagni per non cadere nelle mani del nemico. Fallito il piano, i partigiani superstiti si ritirarono a mani vuote. Alcuni storici ritengono che un'operazione di così ampio respiro non potesse essere stata organizzata da semplici brigate partigiane che, per quanto ben radicate nel territorio, non disponevano tuttavia di un appoggio logistico e informativo così ben articolato: avanzano quindi l'ipotesi che il reale “cervello” organizzativo sia stato l'OSS americano che mirava in questo modo alla cattura del ministro Buffarini Guidi al fine di creare una spaccatura politico-militare in seno alla Repubblica Sociale Italiana per costringere Mussolini alla resa. Il fallimento di tale operazione fu poi attribuito facilmente all'inesperienza delle brigate partigiane coinvolte. Il capitano Ceccucci, che prima di essere nominato ufficiale della Polizia Repubblicana aveva svolto la professione di avvocato, era originario di Castelfiorentino (FI).
Fonte: F. Giannantoni, L'ombra degli Americani sulla Resistenza al confine tra Italia e Svizzera ed. Essezeta – Arterigere; Istituto Storico RSI; si ringrazia sentitamente l’Ufficio Storico della Polizia di Stato per la consulenza fornita nel corso delle ricerche
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