Caduto nell'adempimento del Dovere

Orecchioni Luigi

Vice Brigadiere

PAI Polizia Africa Italiana

Harar - Etiopia -

17 Agosto 1940

29 Anni


Redazione
Chi Siamo
Collabora
Contatti
Articoli
Rubriche
Links
Guestbook
Forum
Cerca

Indietro

Homepage

I Caduti che oggi Ricordiamo

 

Morì il 17 Agosto a Lafaruc nel Somaliland britannico combattendo contro le truppe inglesi. Il vicebrigadiere Orecchioni era vice   comandante di una banda di Ascari di Polizia impegnata nell’occupazione della Somalia inglese. Per non abbandonare i propri uomini allo scoppio della guerra aveva rinunciato ad un intervento chirurgico ed era partito per il fronte.

Durante un violento combattimento guidò l’assalto dei suoi ascari alle posizioni britanniche, venendo ferito una prima volta ad un braccio. Il vicebrigadiere Orecchioni rifiutò di abbandonare il combattimento e con una azione personale si lanciò, armato di bombe a mano,  all’assalto di una postazione di mitragliatrice, ma venne colpito da una raffica. Prima di cadere al suolo riuscì a lanciare una granata contro i nemici, permettendo ai suoi ascari di conquistare la posizione britannica.

Nella Foto la cartolina postale commemorativa dedicata al
Vice Brigadiere Orecchioni (clicca sull'immagine per ingrandire)
- Si Ringrazia il signor Munari Nicola per la gentile concessione -

La Polizia dell’Africa Italiana (PAI) nacque il 14 Dicembre 1936 poco dopo la conquista dell’Etiopia e la fondazione dell’Impero, allo scopo di creare una forza di Polizia per i domini coloniali italiani. Strutturata su sette Questure ed altrettanti battaglioni ( quattro in Etiopia e una ciascuna in Eritrea Libia e Somalia) e una scuola Allievi a Tivoli (Roma) la PAI raggiunse le colonie a partire dal febbraio 1938.

Il corpo ( a ordinamento militare) era formato da ufficiali, sottufficiali e agenti italiani e da sottufficiali e agenti africani ( i cosiddetti “ascari di Polizia”), quasi tutti reduci delle campagne coloniali. Molti africani, inquadrati da ufficiali e sottufficiali italiani, formarono le Bande Ascari di Polizia, incaricate della sicurezza nelle zone più impervie dell’Impero.

Dal momento della dichiarazione di guerra gli agenti della PAI, metropolitani e coloniali, furono impegnati nei combattimenti sia nell’Impero che in Libia, perdendo in battaglia centinaia di uomini.

Sino al 14 Dicembre 1942 la PAI aveva perso 105 Agenti italiani. Si ignorano le perdite degli ascari di Polizia, sia libici che etiopici, somali ed eritrei, ma certo superarono di molto le centinaia di vittime, considerando che nel periodo immediatamente prebellico prestavano servizio 4414 ascari originari dell’Africa Orientale e 732 guardie libiche.

Rimasti nell’Impero anche dopo la vittoria britannica, in Eritrea gli agenti della PAI vennero riuniti con i Carabinieri nella “Eritrea Police Force”. La Questura dell’Asmara, capitale dell’Eritrea, rimase affidata alla PAI, trasformata nel Gruppo Autonomo Guardie di Pubblica Sicurezza dell’Eritrea  e sul posto vi rimasero oltre un centinaio tra ufficiali,sottufficiali e guardie, compresi numerosi ascari di Polizia, i quali combatterono contro il brigantaggio diffuso nella ormai ex colonia. Fu solo il 15 Settembre 1952 che il Corpo venne sciolto.

Molti ex ascari di Polizia, con l’indipendenza,  confluirono nelle Polizie di Etiopia, Somalia e Libia.

La Polizia dell’Africa Italiana venne definitivamente sciolta il 15 Febbraio 1945 e oltre due terzi dei suoi membri confluirono nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Fonte: “PAI- POLIZIA DELL’AFRICA ITALIANA” di Raffaele Girlando, Italia Editrice 1996 - Si ringrazia l’Ispettore Capo Luigi Menna per la cortese consulenza

Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione è comunque Obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo


www.cadutipolizia.it