Caduto nell'adempimento del Dovere
Bocca Giovanni |
Sottobrigadiere |
di Pubblica Sicurezza |
Questura di Milano |
31 Gennaio 1878 |
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Morì il 31 Gennaio a Milano, in seguito alla gravissima ferita di coltello subita nel corso dell’aggressione da parte di uno squilibrato. Nel pomeriggio di quel giorno un uomo, inquilino di una anziana affittacamere in Via Fiori Chiari n°3 a Milano, venne colto da un raptus di follia, minacciando con un’arma l’affittacamere e la nipote di questa, che riuscì a fuggire e a chiedere aiuto agli agenti in servizio presso la Sezione di Questura (Commissariato) di Via San Simpliciano, segnalando il pericolo che la nonna stava correndo in balia dello squilibrato. Il sottobrigadiere Bocca, insieme ad un altro sottufficiale ed a un appuntato, si recarono nell’abitazione, dove il folle si era barricato all’interno della propria camera. Gli agenti bussarono alla porta della stanza, qualificandosi come poliziotti ed ordinando all’uomo di aprire, ma questi dopo avere urlato “Cani poltroni maledetti! Ora vi servo io !” e avere impugnato un lungo coltello da caccia, spalancò la porta e si scagliò sugli agenti sferrando una terribile pugnalata all’inguine del sottobrigadiere Bocca il quale cadde a terra mortalmente ferito. Gli altri due poliziotti estrassero le rivoltelle d’ordinanza e fecero fuoco, ferendo gravemente lo squilibrato che venne arrestato. In seguito si apprese che l’aggressore era stato ricoverato più volte presso una casa di salute per alienazione mentale (nell’ 800 così venivano definiti gli ospedali psichiatrici). Il sottobrigadiere Giovanni Bocca, ormai in condizioni disperate, venne trasportato d’urgenza presso l’Ospedale Fatebenefratelli ma qui morì circa un’ora dopo il ricovero. Fonte: “il Corriere della Sera” del 31 Gennaio – 1° Febbraio 1878
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