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Il Valore della Storia....(?)
(di Michele Rinelli)

Cosa insegna la storia?
Forse è solo un modo per allenare la mente e fornire noiose nozioni a chi deve superare le sempre più difficili selezioni in qualche concorso pubblico o privato?
Chi ha "fatto" la storia ha lasciato in noi, alle volte suo malgrado, insegnamenti, pensieri, parole, sogni e speranze?
A sentire quello che è accaduto nei giorni scorsi pare proprio che la storia sia solo un esercizio didattico atto a riempire le nostre teste di inutili e insignificanti nozionismi.
Siamo a Siena, una cittadina tra le più “tranquille” d’Italia, lontana dai rumori della cronaca e da un certo tipo di vita caotica e frettolosa, all’improvviso in una delle numerose banche presenti sul suo territorio irrompono dei balordi e con la minaccia di alcune pistole riescono a prelevare una cospicua somma di denaro, centoventimila euro, e fuggono.
Una volante li intercetta, uno dei due malviventi viene preso, tenta di reagire, prova a sparare a un poliziotto, un collega: la fortuna, il destino,  il suo angelo custode vogliono che quello strumento di morte non assolva al suo scopo offensivo, inceppandosi, rendendo possibile la cattura di quel delinquente che senza alcuno scrupolo stava per mettere fine alla vita di un servitore dello stato.
Il balordo si chiama Piancone, Cristoforo Piancone, un anonimo delinquente per la maggioranza dei cittadini italiani che non hanno vissuto con interesse storico gli anni di piombo dato che quel nome è associato a colui che ha messo fine ai giorni di un altro nostro collega nel 1978, il Maresciallo delle allora Guardie di Pubblica Sicurezza Rosario Berardi.
In questi giorni di polemica accesa, dove la parola qualunquismo sembra essere il condimento preferito di tutti gli articoli di politica e di gossip, pare sempre più che la nostra storia valga meno di nulla, che i nostri morti siano solo il frutto dell’invenzione di uno scrittore di film drammatici e che delinquere sia l’unica arma per sopravvivere bene in questo nostro strano e smemorato paese.
Siamo qui per non dimenticare la storia, per fornire a chi la storia la vuole vivere, approfondire e trarre insegnamento da essa, un punto di riferimento tale per non relegare nelle veloci dinamiche di questa società malata volti di uomini e famiglie che hanno rinunciato a tutto per adempiere al giuramento fatto alle sane istituzioni democratiche e ai cittadini italiani.
L’unica cosa che dovrebbe dimenticare questo paese sono i terroristi, come Piancone, nelle umide celle di un carcere di massima sicurezza dal quale certi surrogati di uomini non dovrebbero mai poter uscire usufruendo, nel massimo silenzio, solo della possibilità di vivere una vita dignitosa ai confini della società; persone come Piancone non si possono permettere il lusso di essere “sorvegliati speciali” devono essere, al limite, “Detenuti Speciali”, perché specialmente, più di altri, detenuti e sorvegliati in maniera reale, senza che gli possa essere data la facoltà di poter fare ancora vittime e vedove.
Questo non accadrà mai  purtroppo, poichè qualcuno che oggi si definisce “Ex”, è stato in grado di essere sorvegliato “solo” dalle telecamere dei nostri palazzi del potere.
Onore al Maresciallo Rosario Berardi barbaramente ucciso da Cristoforo Piancone che, evidentemente, non è riuscito a riabilitarsi ne a rinunciare a poter abbattere, pur di adempiere ai suoi biechi e criminali progetti,  chi come noi svolge con passione e dedizione assoluta questo mestiere.

(per la redazione di Cadutipolizia.it Michele Rinelli)

Il Maresciallo Rosario Berardi barbaramente ucciso dalla mano assassina di terroristi