Caduto nell'adempimento del Dovere

Scrofani Paolo

Vice Questore

della Polizia di Stato

Questura di Milano Comm.to Porta Ticinese

29 Giugno 2002

40 Anni


Caro Dr. Scrofani, o meglio Paolo, tu avresti preferito, oggi a sei anni dalla tua morte sono qui a ricordarti, non avrei mai voluto, non avrei mai neanche immaginato di dover fare una cosa simile ma purtroppo è successa.
Io ero già al Commissariato di Legnano e lì appresi la terrificante notizia. Caro Paolo voglio solo ricordare di Te lo straordinario senso di abnegazione che avevi nel compiere ogni giorno il servizio a cui eravamo chiamati a svolgere, all'attaccamento infinito che avevi per il dovere e soprattutto la tua grande capacità umana nel relazionarti con noi tuoi uomini. Per chi legge sto descrivendo il periodo in cui il Dr. Scrofani era dirigente della 1^ Sezione Narcotici della Questura di Milano, di cui lo scrivente è stato orgoglioso di averne fatto parte per venti anni.
Caro Paolo quante brillanti operazioni abbiamo avuto l'onore di compiere con Te nostro dirigente e quante soddisfazioni, dopo mesi e mesi di indagini, ci siamo tolte.
Chi Ti ha conosciuto sa il tuo grande valore di uomo e di dirigente, per noi invece caro Paolo, e penso di parlare a nome di tutti i tuoi uomini che hai diretto, sei stato e sarai sempre un Grande Amico e un caro Fratello. Ti porto sempre nel mio cuore e un giorno so che ci incontreremo e sarà bello ricordare i magnifici anni passati insieme.
Ti abbraccio e ti stringo forte al cuore. Arrivederci Dr. Paolo SCROFANI, il tuo Isp. Capo in congedo

Gianfranco FERRI.
Postato sul Guestbook di Cadutipolizia.it 

Domenica 29 Giugno 2008

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I Caduti che oggi Ricordiamo

 

Morì il 29 Giugno, a causa delle gravissime ferite riportate il giorno precedente in viale Giovanni da Cermenate a Milano in una esplosione provocata da un uomo barricatosi all’interno della propria abitazione.

Il 28 Giugno Vigili del Fuoco e poliziotti si erano presentati nell’edificio per eseguire lo sfratto di un uomo che si rifiutava di obbedire all’intimazione, aprendo anche le valvole del gas. Alla vista di agenti e pompieri il folle aveva aperto il fuoco con una pistola, ferendo in modo lieve uno dei vigili del fuoco e poi si era barricato nell’appartamento.

Il Vicequestore Scrofani, dirigente del Commissariato di Polizia di Porta Ticinese, nonostante non fosse in servizio, era giunto sul posto e, da dietro la porta dell’appartamento,aveva avviato una mediazione con l’esagitato, cercandolo di convincerlo ad arrendersi e contemporaneamente dirigendo l’evacuazione degli altri inquilini presenti nello stabile. Mentre Scrofani cercava di convincere l’uomo armato ad arrendersi all’improvviso il gas che aveva saturato l’appartamento esplose, devastando l’edificio e dilaniando il Vicequestore Scrofani.

Alla sua morte, avvenuta in ospedale, i suoi organi vennero donati a pazienti bisognosi di trapianti.

L’uomo barricatosi nell’abitazione, sia pure gravemente ferito, sopravvisse allo scoppio.

Nel successivo processo venne condannato a 15 anni di carcere per omicidio volontario.

Altre 22 persone, tra agenti, vigili del Fuoco e civili rimasero ferite dall'esplosione.

Il Vicequestore Paolo Scrofani lascia la moglie, anche lei funzionario di Polizia, ed una figlia di 12 anni.

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