Caduto nell'adempimento del Dovere
Lungaro Pietro Ermelindo |
Vice Brigadiere |
di Pubblica Sicurezza |
Questura di Roma |
24 Marzo 1944 |
34 Anni |
I Caduti che oggi Ricordiamo
|
Venne fucilato dai nazisti il 24 Marzo alle Fosse Ardeatine, nei pressi di Roma in una terribile rappresaglia per l’attentato di Via Rasella, dove un reparto tedesco era stato decimato in attentato partigiano. Il vicebrigadiere Lungaro dopo l'armistizio e l'occupazione nazista, si avvicinò al Partito d'Azione e ai gruppi partigiani, ai quali probabilmente fornì aiuti come coperte, viveri, medicinali, armi, munizioni e documenti falsi. Tradito da un delatore il 7 febbraio venne arrestato dagli agenti del famigerato "Reparto speciale di polizia" di Pietro Koch, uno spietato e sadico collaborazionista dei nazisti , che andarono a prelevarlo alla caserma di Polizia S. Eusebio e, da lì, lo portarono a poche centinaia di metri in uno dei luoghi di segregazione, in via Tasso, vicino S. Giovanni in Laterano. Torturato per estorcergli i nomi degli azionisti e altri particolari sulle organizzazioni partigiane, non rivelò nulla. Quando le SS decisero una rappresaglia per l’attentato ad un reparto tedesco in Via Rasella e chiesero ai collaborazionisti la consegna di prigionieri da fucilare, Koch consegnò loro, tra gli altri anche il vicebrigadiere Lungaro. Morì il 24 marzo del '44, unico poliziotto fra i 335 Martiri delle Fosse Ardeatine. Il vicebrigadiere Pietro Lungaro era sposato e padre di due figli. Un terzo figlio nacque quattro mesi dopo la sua morte. Fonte :http://www.liberagora.it/articoli_print.asp?id=407063432 |
Tutti i dati contenuti all'interno di questo sito sono di libera consultazione e citazione è comunque Obbligatoria la menzione della fonte in caso di utilizzo